Sabato 9 febbraio, l’associazione di donatori di sangue dell’Avas-Fidas Monregalese ha organizzato a Mondovì, presso il Teatro Baretti, uno spettacolo-testimonianza sulla talassemia dedicato alle classi 5° delle scuole superiori di Mondovì. Protagonista e ideatrice dello spettacolo è stata Marsha De Salvatore, attrice capace di raccontare ai ragazzi neo-diciottenni la sua vita e le implicazioni con il mondo dei donatori di sangue con grande naturalezza e autenticità. Un’artista unica perché capace di affrontare un tema delicato e serio come la talassemia con grande simpatia e riuscendo a far ridere gli spettatori. Al termine della mattinata, sono stati moltissimi i ragazzi che hanno espresso la volontà di divenire donatori di sangue, dimostrazione di quanto sia importante il lavoro con le scuole, attività resa possibile grazie alla collaborazione proficua con i dirigenti scolastici delle scuole di Mondovì.
“Questa per noi è stata una grandissima occasione – spiega Mauro Benedetto, Presidente dell’Avas-Fidas Monregalese – per ospitare un’artista di fama internazionale e soprattutto sensibilizzare sulla donazione di sangue: un argomento che spesso è dato per scontato e potrebbe sembrare lontano. Sentire, invece, una testimonianza diretta di chi realmente vive grazie ai donatori di sangue può offrire senza dubbio quella motivazione in più per svolgere un gesto di puro altruismo”.
“I ragazzi più giovani – spiega Marsha De Salvatore – solitamente decidono subito di donare il sangue perché io riesco a farli ridere, per loro è un gesto semplice e quasi banale, anche se non scontato, ma per chi è malato significa vita. Io, ad esempio, necessito di trasfusioni di sangue ogni due settimane e semplicemente oggi non sarei qui se non fosse per i donatori di sangue. Sono tornata per la seconda volta a Mondovì perché qui mi sento accolta ed è stato bellissimo vedere così tanti studenti attivi ed interessati al mio spettacolo, mi hanno regalato una grande energia”.
Marsha De Salvatore è una donna Italo-Americana anzi Calabro-Americana dal fortissimo senso dell’umorismo. La sua storia è quella di una ragazza come tante: nata da genitori emigrati che però conservano le tradizioni meridionali portandole nel cuore nonostante la lontananza dalla terra d’origine. Marsha è però affetta da Anemia Mediterranea, una malattia cronica che porta con sé la necessità di sottoporsi a trasfusioni di sangue frequenti, volutamente ha scelto di tenere nascosta la sua malattia, fin quando ha compreso che è grazie alle tante persone che donano il sangue che oggi può condurre una vita normale. Da questa nuova consapevolezza è nata l’idea di creare una commedia che ha la speranza di sensibilizzare le persone a donare il sangue ed è mirata a dare dignità a coloro che come lei sono affetti dalla Talassemia e non dovrebbero mai nasconderlo.
Al termine dello spettacolo, sono stati oltre 230 gli studenti che hanno espresso la volontà di donare il sangue dopo la compilazione di un breve questionario realizzato dai volontari dell’Avas-Fidas Monregale e realizzato interamente su piattaforma digitale così da essere più intuitivo e contemporaneamente evitare inutili sprechi di carta. Allo spettacolo ha partecipato anche l’assessore al Bilancio del Comune di Mondovì Cecilia Rizzola.