“ANCHE IN SENEGAL HO POTUTO DONARE SANGUE”
Pubblichiamo queste righe giunte dal Senegal scritte dalla nostra associata Agnese Palmo. Ex studentessa dell’Istituto Cigna, Agnese partecipò alle giornate “Donation Days” organizzate da AVAS-FIDAS diventando subito donatrice di sangue. Anche se giovanissima, sta dimostrando di avere un cuore grande e una sensibilità unica…
Anche in Senegal è possibile donare sangue! Mi chiamo Agnese, ho 20 anni e sto svolgendo il mio anno di Servizio Civile Universale con i Caschi Bianchi a Kaffrine, una povera cittadina rurale all’interno del Senegal. Il nostro progetto si occupa della tutela dei diritti dell’infanzia: lavoriamo nelle scuole, sia con i bambini che con gli insegnanti e con i ragazzi mendicanti in strada. La scorsa settimana ci è stato proposto di andare a donare sangue nel piccolo ospedale della zona. Chi l’avrebbe mai detto? Una piccola realtà come Kaffrine poi… avevo donato in Italia prima di partire e per un anno avevo già messo in conto di non poterlo più fare. Invece eccoci qui! Abbiamo donato tutti insieme, seduti su una panca di legno in una stanza laboratorio molto spoglia. Le sacche di sangue appoggiate per terra, la compagnia di un bambino appena nato portato nella stanza per un controllo, il sorriso delle due infermiere che ci hanno assistiti durante la donazione, la riconoscenza da parte dei medici dell’ospedale… insomma: siamo usciti da quella stanza stanchi, ma felici e soddisfatti della nostra scelta!
Il sangue è molto richiesto. Una popolazione diffidente e poco informata (nonostante l’organizzazione di alcune giornate di sensibilizzazione) ha paura di andare a donare. Proprio per questo una sacca di sangue acquisisce un valore inestimabile.
Una volontaria Avas Fidas