Mondovì – Il Centro Trasfusionale di Mondovì ha segnalato una situazione particolarmente critica per quanto riguarda la donazione di sangue e plasma, con diverse postazioni che spesso rimangono vuote ed inutilizzate. La soluzione non è la corsa al Centro trasfusionale nella situazione di emergenza ma la necessità di reperire donatori periodici che siano consapevoli che è indispensabile una donazione continua e programmata. “Nell’ultima settimana – spiega Marco Lorenzi, direttore del servizio di Immunoematologia e trasfusionale del S. Croce – sul territorio del Monregalese siamo riusciti a fatica a resistere sulla raccolta di globuli rossi mentre per la donazione di plasma la situazione non è per niente facile. Il periodo estivo è sempre critico per la donazione di sangue ma in questo periodo sono, per fortuna, riprese a pieno ritmo le attività ospedaliere sospese o rimandate a causa del Covid-19 ma purtroppo la situazione rischia di rallentare proprio a causa delle poche donazioni che non sono più continue e costanti come una volta”. È quindi necessaria una campagna di sensibilizzazione per trovare nuovi donatori ma anche per far in modo che i donatori già iscritti alle associazioni del dono continuino in modo costante e continuativo la loro fondamentale opera di tendere il braccio. “A mia memora – spiega il presidente di FIDAS Monregalese, Mauro Benedetto – non ricordo una situazione così difficile. A differenza del passato, la carenza sta diventando cronica e gli appelli alla donazione non danno gli esiti sperati e questo complica tantissimo la situazione. Io penso che l’approccio alla donazione del volontario-tipo sia cambiato parecchio: credo altresì che per risolvere il problema vadano ripensati tempi e modalità di chiamata come anche le aperture nei fine settimana e gli orari dovrebbero essere oggetto di attento studio”.

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