Come Donare
Chi intende diventare donatore o donatrice di sangue e risiede le monregalese, può procedere come segue.
Innanzi tutto deve controllare il proprio peso: 50 kg. è il limite minimo di peso ammesso.
1) Procedere con l’iscrizione alla associazione cliccando su ‘Modulo Iscrizione’
2) Dalla associazione verranno inviati direttamente alla mail del candidato alcuni documenti, tra cui in questionario anamnestico necessario per la prima donazione.
3) Dopo alcuni giorni arriverà per posta la tessere personale da donatore di sangue sulla quale il SIMT appunterà tutte le donazioni che verranno effettuate.
4) Una volta in possesso della tessera, il candidato donatore potrà effettuare la propria prenotazione chiamando il n. 0174 677184 (orari preferibili di chiamata: 10:00-12:30 oppure 14:00-16:00).
5) Le donazioni si effettuano nei giorni feriali presso l’Ospedale di Mondovì, a piano terra dove è situato il Centro Trasfusionale oppure S.I.M.T. (Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale).
In questo reparto si svolgono tutte le operazioni relative al prelievo del sangue o del plasma.
Chi si prenota potrà passare all’orario desiderato tenendo conto che la fascia prenotabile è dalle 8:00 alle 11:00. A causa delle recenti disposizioni anti pandemia, non sono ammesse donazioni senza prenotazione.
A Mondovì viene applicata la procedura della donazione a primo accesso.
Sono “candidati donatori” anche quei soggetti che avessero interrotto il percorso di donatore per 24 mesi dall’ultima donazione.
Vi è la possibilità di donare anche alcuni sabati e domeniche durante l’anno. Per sapere quali, cliccare qui
→ Iter del Candidato Donatore
Nelle ore precedenti la donazione è consigliata una leggera colazione (tè, caffè, biscotti, succo di frutta non sono consigliati latte, yogurt, alcolici).
In sintesi, al candidato che si presenta per la prima volta, viene chiesto di compilare un modulo anamnestico (che arriva via mail a tutti i nuovi iscritti) sul quale dovrà riportate le casitiche di malattie, allergie, ecc. Su questo modulo occorre indicare anche l’associazione dalla quale si intendono ricevere i servizi gratuiti. Nel nostro caso, si crocetterà SI alla voce ‘Associazioni’ e si scriverà: ‘Avas-Fidas’. Si suggerisce di effettuare l’iscrizione alla associazione antecedentemente alla prima donazione (almeno 10/15 giorni prima per permettere l’arrivo della tessera a casa). L’iscrizione si può fare online con smartphone o con il pc cliccando qui.
Il questionario anamnestico verrà discusso insieme al medico che visiterà il candidato prima della donazione. Prima della visita, viene effettuato un test rapido sul ferro: se giudicato idoneo, il candidato verrà accompagnato nella sala prelievi dove effettuerà la donazione di una sacca di circa 450 cc.
Il colloquio con il medico è riservato e coperto dal segreto professionale ed eventuali domande possono essere rivolte al medico in qualsiasi fase della procedura.
Durante il prelievo, verranno raccolte delle provette per effettuare l’emocromo e alcuni esami virologici, quali l’Epatite B, Epatite C, HIV e Sifilide.
Al termine della donazione il Donatore viene invitato a rimanere disteso per qualche minuto, quindi può consumare una leggera colazione che viene servita direttamente in una saletta apposita.
Nelle 24 ore successive il donatore non dovrà svolgere attività impegnative o hobby rischiosi. Nella giornata della donazione sarebbe opportuno assumere un maggior quantitativo di liquidi (acqua, succo di frutta, tè o latte, ecc.) per reintegrare quelli donati.
Per quanto riguarda l’eventuale esigenza di una giustifica lavorativa informiamo che, sulla base dell’articolo 8 della legge 219 del 21 ottobre 2005, al candidato donatore verrà rilasciata la giustifica oraria.
→ Iter del Donatore periodico
Nelle ore precedenti la donazione è consigliata una leggera colazione (tè, caffè, biscotti, succo di frutta non sono consigliati latte, yogurt, alcolici).
A partire dalla seconda donazione, i donatori dovranno compilare il Modulo di Accettazione e Consenso per Donatori Periodici che verrà successivamente valutato dal medico. Il modulo può essere scaricato dalla homepage di questo sito cliccando su: ‘Questionario Anamnestico’; si consiglia di farlo il giorno prima della donazione per evitare attese in sala d’aspetto. Anche su questo modulo il donatore dovrà ribadire la sua volontà ad aderire alla associazione con l’apposita crocetta.
Una volta determinato il valore di emoglobina, il Donatore è sottoposto ad una visita che ne determina l’idoneità. Il colloquio con il medico è riservato e coperto dal segreto professionale; eventuali domande possono essere rivolte al medico in qualsiasi fase della procedura.
Il prelievo viene eseguito esclusivamente da personale abilitato e con specifica preparazione. Durante la donazione il personale sanitario preleva prima alcune provette per l’esecuzione degli esami previsti dalla legge e successivamente la sacca della donazione.
Al termine della donazione il Donatore viene invitato a rimanere disteso per qualche minuto, quindi può consumare una leggera colazione che viene servita direttamente in una saletta apposita.
Nelle 24 ore successive il donatore non dovrà svolgere attività impegnative o hobby rischiosi. Nella giornata della donazione sarebbe opportuno assumere un maggior quantitativo di liquidi (acqua, succo di frutta, tè o latte, ecc.) per reintegrare quelli donati.
Sulla base dell’articolo 8 della legge 219 del 21 ottobre 2005, il Donatore che svolge attività di lavoro dipendente può usufruire di un permesso retribuito per l’intera giornata in cui effettua la donazione.
Nel caso non fosse ritenuto idoneo alla donazione o dovesse effettuare esclusivamente gli esami, sulla base della medesima legge, avrà diritto alla sola giustifica oraria.
I possibili effetti indesiderati, conseguenti a tutte le procedure di prelievo, sono comunque poco frequenti e di lieve entità, come ad esempio:
- ematoma in sede di venipuntura
- reazioni vaso-vagali
- flebiti e tromboflebiti
- fenomeni infettivi locali
- reazioni allergiche
Queste ultime reazioni (vaso-vagali) derivano da influenze psicologiche o risposte neuro-fisiologiche alla donazione, causate principalmente da stress emotivo. Infatti i più soggetti a questo tipo di reazione sono coloro che si presentano per la prima volta, i giovani, i soggetti con peso al limite, i tachicardici, gli ipotesi, gli ansiosi, gli emotivi, le persone molto affaticate (per attività lavorative intense e/o notturne).
Il personale sanitario è sempre a disposizione dei donatori e candidati donatori per fronteggiare prontamente e porre rimedio a qualsiasi inconveniente. Non esiste invece alcun rischio di contrarre infezioni con la donazione, in quanto i dispositivi utilizzati sono sterili e monouso.