Donare Plasma

La donazione in aferesi è una tecnica particolare di prelievo con la quale è possibile sottrarre uno o più emocomponenti (piastrine, plasma, ecc.), restituendo al donatore i componenti del sangue che non si intende raccogliere.

COS’È IL PLASMA 

È la parte liquida del nostro sangue ed è ricco di sostanze importantissime: proteine, enzimi, anticorpi, fattori per la coagulazione, ormoni, vitamine e sali minerali. È fondamentale in quanto interviene in meccanismi vitali quali: l’eliminazione delle sostanze di rifiuto, il mantenimento costante del volume sanguigno, il nutrimento dei tessuti, la coagulazione sanguigna ed i meccanismi di difesa nei confronti degli agenti infettivi. 

COME PUÒ ESSERE UTILE IL PLASMA 

Il plasma donato può essere utilizzato direttamente sul paziente oppure per la produzione di medicinali, chiamati emoderivati. Il plasma utilizzato a livello clinico viene adoperato nei grandi interventi chirurgici (come i trapianti di organi), nelle trasfusioni massive dei politraumi (ad esempio in caso di incidenti stradali, sul lavoro, ecc.), nel caso di gravi ustioni e nel trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni (come la cirrosi, nefrosi, ecc.). La maggior parte del plasma viene inviato all’industria per la produzione di emoderivati, che spesso rappresentano dei farmaci “salvavita”. Gli emoderivati costituiscono la parte proteica. Il plasma è composto quasi totalmente da acqua, albumina, concentrati di fattore VIII o IX (fattori della coagulazione) antitrombina, immunoglobuline e altri prodotti. Per ottenere anche solo quantitativi limitati di questi singoli prodotti sono necessarie grosse quantità di plasma, ad esempio 2.000 – 3.000 sacche. La patologia più conosciuta che può essere curata dagli emoderivati è l’emofilia (nello specifico deficit di fattore VIII – emofilia A, fattore IX – emofilia B): gli emofilici sono pazienti che, fin dalla nascita, per una carenza nel sangue di un fattore indispensabile per il processo coagulativo, sono soggetti ad emorragie prolungate, anche dopo traumi banali. Attualmente in Italia non abbiamo ancora raggiunto l’autosufficienza per la produzione degli emoderivati per cui il Centro Nazionale Sangue ha chiesto alle Associazioni di sensibilizzare i donatori sull’importanza di questo tipo di donazione e di aumentarne il più possibile la raccolta. 

COME DONARLO 

1. tramite la donazione di sangue intero, scomposto, successivamente, nei centri di lavorazione emocomponenti. In questo caso, sono necessarie circa 3 donazioni di sangue intero per raccogliere lo stesso quantitativo che si otterrebbe da una sola donazione in aferesi; 

2. tramite raccolta aferetica con utilizzo di separatori cellulari (plasmaferesi): con questa modalità si possono donare in un’unica volta da 600 a 700 ml di plasma. Una volta raccolto, il plasma viene congelato e stoccato a basse temperature (dai -20° ai -80°), per un tempo massimo di conservazione di circa 2 anni. 

CHI PUÒ DONARE IL PLASMA 

È importante donare il plasma in funzione del gruppo sanguigno: il gruppo AB è il donatore universale di plasma, a seguire i donatori di gruppo A e B. Per le sue caratteristiche intrinseche, la donazione di plasma non è invece ottimale per il sangue di gruppo 0. 

COME SI OPERA AL SIMT DI MONDOVI’

La donazione dura circa 40 minuti sdraiati su un comodo lettino.  Si può effettuare solamente tramite prenotazione chiamando il numero: 0174 677184