Donare il sangue
Chi intende diventare un Donatore di Sangue può recarsi presso una sede di prelievo Associativa o presso un Servizio Trasfusionale dell’Ospedale della propria città.
L’attività di prelievo viene svolta prevalentemente al mattino, salvo qualche rara eccezione, in un intervallo orario di circa 3,5-4 ore ( inizio ore 8-8,30 fine ore 11,30-12), è preferibile aver fatto una leggera colazione o in alternativa il digiuno, anche se questa ultima opzione è sempre meno consigliata.
Il medico responsabile della selezione, o personale sanitario appositamente formato operante sotto la responsabilita’ del predetto, accertata l’identità del candidato Donatore, raccoglie i dati anamnestici necessari alla valutazione dell’idoneità sulla base della compilazione di un questionario. Quest’ultimo è predisposto tenendo conto di criteri di esclusione, permanente e temporanea, del candidato Donatore ai fini della protezione della sua salute e di quella del ricevente.
Le domande che compongono il questionario, espressamente predeterminate in modo da risultare semplici e di facile comprensione al fine di ottenere risposte precise e veritiere, sono volte a verificare che il candidato Donatore abbia effettivamente compreso le informazioni contenute nel materiale informativo. Il questionario, compilato in ogni sua parte, va sottoscritto dal candidato Donatore e dal sanitario che ha effettuato l’intervista.
Il predetto questionario va completato ad ogni donazione successiva. Il medico responsabile della selezione, accertata l’identità del candidato Donatore, acquisiti e valutati i dati anamnestici nel rispetto dei criteri di esclusione permanente e temporanea valutate le condizioni generali di salute del Donatore, (con particolare attenzione a stati quali debilitazione, iponutrizione, edemi, anemia, ittero, cianosi, dispnea, instabilita’ mentale, intossicazione alcolica, uso di stupefacenti ed abuso di farmaci), accertato il possesso dei requisiti fisici per l’accettazione del candidato Donatore e tenendo anche conto, ove disponibili, di dati clinici e di laboratorio relativi a precedenti donazioni, esprime formalmente il giudizio di idoneità alla donazione.
Il giudizio di idoneità deve essere espresso ad ogni donazione. Espletate le procedure finalizzate alla definizione del giudizio di idoneità, il medico responsabile della selezione richiede al candidato Donatore, preventivamente e debitamente informato, di esprimere il proprio consenso alla donazione e al trattamento dei dati personali secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Dal modulo di consenso informato deve risultare chiaramente la dichiarazione, da parte del candidato Donatore, di esser stato esaustivamente informato dal personale sanitario e/o di aver visionato il materiale informativo e di averne compreso compiutamente il significato; di aver risposto in maniera veritiera ai quesiti posti nel questionario, essendo stato correttamente informato sul significato delle domande in esso contenute; di essere consapevole che le informazioni fornite sul proprio stato di salute e sui propri stili di vita costituiscono un elemento fondamentale per la propria sicurezza e per la sicurezza del ricevente il sangue donato; di aver ottenuto una spiegazione dettagliata e comprensibile sulla procedura di prelievo proposta e di essere stato posto in condizione di fare domande ed eventualmente di rifiutare il consenso.
Ad ogni donazione il Donatore viene obbligatoriamente sottoposto agli esami di laboratorio volti ad escluderne la positività degli indicatori delle malattie trasmissibili e ad individuarne le principali caratteristiche immunoematologiche, e una volta all’anno, il Donatore, diventato periodico, viene sottoposto, oltre che agli esami suddetti , anche agli esami finalizzati alla valutazione del suo stato generale di salute.
Il personale sanitario delle strutture trasfusionali e/o di raccolta Associative è tenuto:
- a garantire che il colloquio con il candidato Donatore sia effettuato nel rispetto della riservatezza;
- ad adottare tutte le misure volte a garantire la riservatezza delle informazioni riguardanti la salute fornite dal candidato Donatore e dei risultati dei test eseguiti sulle donazioni, nonché nelle procedure relative ad indagini retrospettive, qualora si rendessero necessarie.